Notizie riguardo alla vita dell'Associazione e altre segnalazioni.
Sabato 22 maggio 2021 si è svolta l'Assemblea dei soci della nostra Associazione, nella sala Pietro da Cemmo del Museo Civico di Crema e del Cremasco. Tra gli argomenti all'ordine del giorno c'era anche quello del rinnovo delle cariche sociali.
Per il triennio 2021-2023 sono stati eletti Consiglieri i soci: Antonio Agazzi, Barbara Cremaschi, Matteo Facchi, Daniela Maggi, Laura Marazzi e Pietro Martini.
Il nuovo Consiglio Direttivo, riunitosi lo stesso giorno presso la sala conferenze della Libreria Cremasca, in via Matteotti 10/12 a Crema, ha eletto:
Presidente: Pietro Martini
Vice Presidente: Daniela Maggi
Responsabile Segreteria e Tesoreria: Laura Marazzi
Consiglieri: Antonio Agazzi, Barbara Cremaschi e Matteo Facchi
Sabato 17 ottobre 2020 si è svolta la conferenza sul tema "Raffaello padano”, presso la sala Pietro da Cemmo del Museo Civico di Crema e del Cremasco. Relatore è stato il prof. Edoardo Villata.
Il 6 aprile 1520 moriva, all’età di soli 37 anni, Raffaello Sanzio. A cinquecento anni dalla sua morte, la nostra Associazione ha chiesto al prof. Edoardo Villata, della Northeastern University di Shenyang, in Cina, di svolgere questa relazione.
Grazie alla sua insuperabile intelligenza critica, Raffaello assorbe gli elementi fondativi della tradizione pittorica lombarda semplicemente guardando alle opere di Leonardo a Firenze, e di Bramantino, Sodoma e Cesare da Sesto a Roma, e di quella veneziana grazie agli esempi di Lorenzo Lotto, Sebastiano del Piombo e in parte di Giovanni da Udine. La sua interpretazione di questi fatti figurativi si esprime nelle opere di inizio secondo decennio del Cinquecento (Madonne di Foligno e Sistina, Ritratti di Giulio II e Baldassar Castiglione, Stanza di Eliodoro tra le altre). La novità, la qualità e la fascinazione di questi dipinti sono tali da incidere a loro volta sui grandi pittori di area padana di inizio anni Venti, a partire da Correggio e Pordenone; ma addirittura Raffaello comprende così profondamente la logica della pittura veneziana, da anticipare le scelte stilistiche di Tiziano.
Curriculum del relatore
Edoardo Villata si è laureato all’Università di Torino con Giovanni Romano, poi ha conseguito il diploma di specializzazione (1997) e il dottorato di ricerca (2004) presso l’Università Cattolica di Milano, dove ha insegnato fino allo scorso anno accademico. Nel 2019 è stato visiting lecturer presso l’Università Gaspar Kàroli di Budapest; attualmente è associate professor presso la Dongbei Daxue (Northeastern University), Shenyang, Repubblica Popolare Cinese. Fa parte del comitato scientifico della Società Storica Vercellese, dell’Associazione Cusius, del Premio Gazzola per il Restauro e della rivista “Critica d’arte”, dal 2014 è dottore aggregato della Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana. Autore dei volumi Leonardo da Vinci. I documenti e le testimonianze contemporanee (Milano 1999), Macrino d’Alba (Savigliano 2000), Gaudenzio Ferrari Gerolamo Giovenone. Un avvio e un percorso (Torino 2004, con Simone Baiocco), Tristezza della resurrezione. Bramantino negli anni di Ludovico il Moro, Milano 2012, Leonardo, Roma 2015, Minimalismo della “terribilità”. I disegni del Pordenone in Ambrosiana, Roma 2016, Grünewald. Pittore e mistico tra Lutero e Hindemith, Torino 2018; 1478. A Year in Leonardo’s Career, in corso di stampa presso Cambridge Scholars Publishing. Ha curato le mostre Leonardo da Vinci la vera immagine. Documenti e testimonianze sulla vita e sull’opera, Firenze, Archivio di Stato, 2005 (con Vanna Arrighi e Anna Bellinazzi), Luigi Reali (Firenze 1602-post 1660). Gli esordi ticinesi di un fiorentino rinnegato e girovago, e Legni preziosi. Sculture busti reliquiari e tabernacoli dal Medioevo al Settecento, Rancate (Svizzera), Pinacoteca Cantonale “Giovanni Zust”, 2008 e 2016, La biblioteca, il tempo e gli amici di Leonardo e Il volo degli uccelli e il volo artificiale. Disegni di Leonardo dal Codice Atlantico, Milano, Biblioteca Ambrosiana, 2009 e 2011, Intorno a Leonardo. Rarità dell’Ente Raccolta Vinciana al Castello Sforzesco, Milano, Biblioteca Trivulziana, 2013, oltre al volume di saggi L’arte rinascimentale nel contesto, Milano 2015.
L’Associazione degli ex alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema è lieta di invitarvi alla conferenza Un rivoluzionario tranquillo: Alessandro Manzoni che si terrà sabato 25 gennaio 2020 alle ore 11,00 nella Aula Magna della Sezione Liceo Linguistico dell’Istituto d’Istruzione Superiore Racchetti - da Vinci (viale Santa Maria della Croce, 10/b - 26013 Crema). Relatore sarà Pierantonio Frare professore ordinario di Letteratura italiana all’Università Cattolica del Sacro Cuore sedi di Milano e Piacenza.
Alessandro Manzoni, sotto l’apparenza di una vita quieta e appartata, è stato in realtà un uomo e uno scrittore capace di ribellioni e di rivoluzioni: dalle giovanili intemperanze, in collegio e fuori, alla scrittura di opere capaci di innovare profondamente e di rivoluzionare la lingua e la letteratura italiana, attraverso scelte coraggiose e sempre controcorrente, alla sua profonda adesione al movimento risorgimentale, che gli costò anche non pochi guai con la censura e con il governo austriaco.
La lezione seguirà questo filo, per mostrare un Manzoni nuovo, molto lontano dall’immagine appiattita e noiosa che ne viene data di solito, dedicando particolare attenzione ai Promessi sposi, letti come un’opera rivoluzionaria, per molti motivi (la lingua, i personaggi, la struttura) e che provoca l’intervento attivo del lettore, fino a richiedere addirittura una sua compartecipazione alla scrittura stessa del libro.
Curriculum
Pierantonio Frare è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università Cattolica del Sacro Cuore, sedi di Milano e di Piacenza. È socio corrispondete dell’istituto Lombardo, Accademia di Scienze e lettere.
I suoi principali ambiti di indagine sono il Seicento (in particolare Emanuele Tesauro e Giovan Battista Marino) e il periodo che va da Parini a Manzoni. Ha pubblicato una monografia su Foscolo (1995) e una edizione commentata delle Ultime Lettere di Jacopo Ortis. Ha una spiccata predilezione per Manzoni, cui ha dedicato tre monografie (La scrittura dell’inquietudine, 2006; Leggere “I promessi sposi”, 2016; Manzoni, 2017) e di cui ha curato l’edizione commentata, con ampia introduzione, degli Inni Sacri e delle odi civili nell’Edizione Nazionale ed Europea delle Opere (2017).
Dirige e organizza la Scuola estiva internazionale in Studi manzoniani e il ciclo di incontri mensili Pomeriggi manzoniani. È direttore di “Testo. Studi di teoria e di storia della critica e della letteratura” e cofondatore e condirettore della “Rivista di studi manzoniani”.
Ha tenuto lezioni o cicli di lezioni in varie università italiane e straniere (Belfast; Ankara e Smirne; Seoul, Pusan e Taegu-Hyosung; Oxford e Reading; Santiago de Compostela; Aarhus).
Ha collaborato ai due manuali di Letteratura italiana per le scuole superiori: Letteratura.it, (2012) e Amor mi mosse (2019), entrambi editi da Pearson, di cui ha curato anche la parte dedicata a Leopardi.
Principali pubblicazioni:
- L’ordine e il verso. La forma canzoniere e l’istituzione metrica nei sonetti del Foscolo, Edizioni scientifiche italiane, Napoli 1995;
- Retorica e verità. Le tragedie di Emanuele Tesauro, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1998;
- “Per istraforo di perspettiva”. Il Cannocchiale Aristotelico e la poesia del Seicento, I.E.P.I., Pisa-Roma 2000;
- La scrittura dell’inquietudine. Saggio su Alessandro Manzoni, Firenze, Olschki, 2006;
- Il potere della parola. Dante, Manzoni, Primo Levi, Novara, Interlinea, 2010;
- Leggere «I promessi sposi», Bologna, Il Mulino, 2016;
- Alessandro Manzoni, Milano, “Corriere della Sera”, 2017, pp. 41-163;
- Alessandro Manzoni, Inni Sacri e Odi civili, introduzione e commento di Pierantonio Frare, Milano, Centro Nazionale Studi Manzoniani, 2017;
- Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis, introduzione di Domenico Starnone, a cura di Pierantonio Frare, Feltrinelli, Milano aprile 19941; gennaio 19962; febbraio 19973; febbraio 19984; aprile 20005; settembre 20047;
- Emanuele Tesauro, Ermegildo, a cura di Pierantonio Frare e Michele Gazich. Introduzione di Pierantonio Frare, note di Pierantonio Frare e Michele Gazich, Vecchiarelli, Roma 2002;
- «Questo matrimonio non s’ha da fare…». Lettura de «I promessi sposi», coordinamento di Paola Fandella, Giuseppe Langella, Pierantonio Frare, Milano, Vita e pensiero, 2005;
- Giuseppe Gorini Corio, Le cerimonie. Commedia, Presentazione di Giovanna Zanlonghi, Edizione critica e commento a cura di Pierantonio Frare, Venezia, Lineadacqua edizioni, 2014 (http://www.usc.es/goldoni/biblio-lecerimonie.html)
- Manzoni negli scrittori del secondo Novecento, «Testo», XXXVIII, 74, luglio-dicembre 2017, numero monografico a cura di Pierantonio Frare, Ottavio Ghidini, Daniela Iuppa, Fabio Pierangeli;
- Manzoni negli scrittori del secondo Novecento, «Studium», CXIII, 6, novembre-dicembre 2017, numero monografico a cura di Pierantonio Frare, Ottavio Ghidini, Daniela Iuppa, Fabio Pierangeli;
- Dizionario biblico della letteratura italiana, diretto da Marco Ballarini, a cura di Pierantonio Frare, Giuseppe Frasso, Giuseppe Langella, Milano, IPL, 2018.
Nell’ambito della rassegna Il sabato del Museo 2019/2020, l’Associazione degli ex alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema è lieta di invitarvi alla conferenza Enrico Martini (1818-1869) che si terrà sabato 23 novembre 2019 alle ore 16,30 nella sala Cremonesi del Museo Civico di Crema e del Cremasco.
Nel centocinquantesimo anniversario della morte, una presentazione dei principali elementi biografici e dell’opera politica e diplomatica di Enrico Martini, personaggio del nostro Risorgimento e del primo periodo postunitario italiano.
Nato a San Bernardino il 18 aprile 1818, Enrico Martini esce dall’accademia marittima di Venezia nel 1837 come ufficiale Guardiamarina. Frequenta a Milano i circoli dell’aristocrazia locale e viaggia in molti paesi d’Europa. A Parigi diviene amico di Thiers, Guizot, Lamartine, Gioberti e Mamiani. Dal 1847 frequenta gli ambienti patriottici monarchici milanesi. Nel febbraio 1848 è a Parigi durante la rivoluzione repubblicana. Poi va a Torino, da Carlo Alberto, con cui instaura un rapporto improntato a reciproca fiducia e considerazione. Iniziata l’insurrezione di Milano, il 21 marzo porta alla Municipalità il messaggio del Re e la sua disponibilità a entrare in guerra. Ottiene la costituzione del Governo Provvisorio nonostante l’opposizione di Cattaneo e torna a Torino per definire le modalità dell’intervento piemontese. Inviato del Governo Provvisorio presso Carlo Alberto, diviene il maggior propugnatore della fusione tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Ducati, che si realizza anche grazie al suo impegno diplomatico. Ammesso da Carlo Alberto alla cittadinanza piemontese, viene nominato Ambasciatore, Capitano di Fregata e Commendatore dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Nel 1849 è inviato da Gioberti in missione a Gaeta presso Pio IX. Alle elezioni del 1849 per la IV legislatura viene eletto nel collegio di Genova. Non estraneo all’estromissione politica di d’Azeglio, diviene intimo di Cavour e con Castelli e Buffa facilita l’operazione del connubio politico con Rattazzi. Nel 1853 è colpito dal provvedimento di confisca di tutto il suo patrimonio da parte dell’Austria. Chiede e ottiene allora il rimpatrio dal Piemonte a Crema, accettando la sudditanza all’Austria. Dopo l’annessione della Lombardia, nel 1860 viene eletto per la VII legislatura nel collegio di Crema. Viene poi rieletto, nello stesso collegio, sia nel 1865, per la IX legislatura, sia nel 1867, per la X legislatura. Muore a San Bernardino il 24 aprile 1869.
Prima della conferenza, alle ore 15,30, gli iscritti all’Associazione degli ex alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema potranno effettuare una visita guidata gratuita alla mostra Il Manierismo a Crema. Un ciclo di affreschi di Aurelio Buso restituito alla città accompagnati dai curatori.
Curriculum
Pietro Martini è nato nel 1953 a Crema, dove risiede. Dopo la maturità classica al liceo Racchetti di Crema si è laureato in giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano. Ha svolto dal 1983 al 2013 l’attività di dirigente industriale. Dopo il ritiro dalla vita professionale ha iniziato a svolgere attività di ricerca storica, in particolare sul Risorgimento italiano e sulla storia locale cremasca. Ha pubblicato un libro sul Governo Provvisorio di Lombardia del 1848 e sta preparando altri contributi di carattere storico. Ha svolto incarichi in numerose realtà associative culturali, di servizio e sportive a Crema, Lodi e Milano. È stato per due mandati presidente del l’Associazione degli ex alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema.