Eventi in Calendario

Notizie riguardo alla vita dell'Associazione e altre segnalazioni.

10/06/2018

L'Associazione degli ex-alunni del Liceo Ginnasio "A. Racchetti" - Crema organizza per domenica 10 giugno 2018 una gita per visitare le ville Carlotta (Tremezzo) e del Balbianello (Lenno).

PROGRAMMA:

Partenza alle ore 8,00 da Crema, piazzale dei Vigili del Fuoco.

Arrivo previsto a Villa Carlotta a Tremezzo per le 10,00 circa.
La dimora, una delle ville più belle del lago di Como, è circondata da un magnifico giardino, famoso per le spettacolari fioriture primaverili di azalee e rododendri di oltre 150 varietà, e camelie. Inoltre maestosi cedri e sequoie secolari ombreggiano i diversi sentieri del parco, dove sono previsti percorsi facilitati per chi avesse difficoltà a muoversi.
Il marchese Giorgio Clerici fece edificare la struttura alla fine del 1600 in una conca naturale, tra lago e montagne (le dolomitiche Grigne), ma fu il successivo proprietario, il conte Gian Battista Sommariva, ad arricchirla di tesori d’arte. Tra questi ricordiamo il grande fregio in marmo commissionato da Napoleone a Thorvaldsen per il Pantheon di Parigi, poi acquistato dal Sommariva nel 1820. La copia in gesso, sempre di Thorvaldsen, di questo fregio si trova nella Sala del Trono al Quirinale. Sono inoltre presenti diversi marmi del Canova e dipinti di Francesco Hayez.

Il pranzo è lasciato libero in caffetteria, oppure al sacco nella zona picnic, anche coperta di in caso di maltempo.

Dopo pranzo direttamente da Villa Carlotta si prende il battello della Navicomo e si approda a Lenno da dove una breve camminata in piano di 10 minuti ci porta alla Villa del Balbianello (Arconati Visconti), di proprietà del FAI dal 1988. La Villa consta di due edifici residenziali, un portico, la chiesa e il porticciolo. Il nucleo originario, costruito a fine ’500 forse su disegno del Tibaldi per il cardinale Gallio, fu ampliato nel ‘600 con la villa che ospita i cimeli e i ricordi di viaggio delle più ardue spedizioni di Guido Monzino, l’ultimo proprietario.

Di nuovo si prende il battello e si scende ad Argegno integrando così la visita con una utilissima panoramica paesaggistica dell’Isola Comacina che viene costeggiata.

Si riprende il pullman ad Argegno e si torna a Crema per le 19,30 circa.

Il costo della gita è di 30,00 euro e comprende: viaggio in pullman, ingresso alla Villa Carlotta, assicurazione e viaggi in battello.
Sono esclusi: il pranzo, che è libero, l’ingresso e la visita guidata alla Villa del Balbianello (4,00 euro totali per i soci FAI, 20,00 euro totali per i non soci).

Le iscrizioni sono aperte, verranno chiuse il 15 maggio.

 

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12/05/2018

L'Associazione degli ex-alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema è lieta d'invitarvi alla conferenza Pietro da Terni, storico di Crema medievale che si terrà sabato 12 maggio 2018 alle ore 16,30 presso la Sala Cremonesi, Museo Civico di Crema e del Cremasco, piazzetta W. Terni de Gregorj, 5 - 26013 Crema. Relatrice sarà Giuliana Albini, professore ordinario di Storia Medievale, Dipartimento di Studi Storici dell'Università degli Studi di Milano.
Pietro da Terni, esponente di un’illustre famiglia cremasca, vissuto tra gli ultimi decenni del Quattrocento e la metà del Cinquecento, è autore della prima storia di Crema. Egli non fu solo uomo di cultura, ma anche esperto di legge, partecipe della vita politica del tempo: ebbe incarichi da parte del consiglio comunale di Crema e fu cancelliere di Gian Giacomo Trivulzio, al quale dedicò la sua opera. La Historia ci conduce, attraverso un percorso lungo un millennio, dall’età longobarda all’età comunale e signorile sino all’età rinascimentale. È un’opera che merita una lettura attenta e puntuale: a motivo della successiva dispersione delle fonti, essa costituisce infatti testimonianza unica di molte vicende di Crema medievale. La Historia ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale per storici quali Alemanio Fino e Francesco Sforza Benvenuti; e lo è ancora oggi per gli studiosi.

03/05/2018

La delegazione Codogno/Crema di AICC (Associazione Italiana Cultura Classica) propone, in collaborazione con l’Associazione degli ex-alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema e grazie al contributo di Popolare Crema per il territorio, due conferenze presso il Museo Civico di Crema e del Cremasco - Piazzetta Winifred Terni De’ Gregorj, 5, sala Angelo Cremonesi:

Giovedì 03 maggio 2018 ore 17.30

Chiara Torre, prof. associato di Letteratura latina Università degli Studi di Milano

Racconto del mito nelle Metamorfosi di Ovidio

 

Giovedì 10 maggio 2018 ore 17.30

Giuseppe Zanetto, professore ordinario di Letteratura greca, Università degli Studi di Milano

Racconto del mito nella poesia greca

 

Curricula

La prof.ssa Chiara Torre è laureata in lettere, indirizzo classico, Università degli Studi di Genova, ha conseguito il dottorato di ricerca in Filologia e Storia del Mondo Classico, presso l’Università degli Studi di Milano. Attualmente è professore associato di Lingua e Letteratura Latina presso il Dipartimento di Studi letterari, filologici e linguistici, Università degli Studi di Milano, professore aggregato del corso di Letteratura Latina per il corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali (Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Milano). Partecipa a numerosi progetti di ricerca. Un altro campo di studio, nell’ambito dei corsi di letteratura latina destinati agli studenti di Scienze dei Beni culturali e della Laurea Magistrale in Archeologia, è il rapporto tra arte e testo nella cultura latina. A questo filone di indagine vanno ricondotti, tra gli altri, alcuni contributi nati all’interno di un progetto iconografico dedicato alle Metamorfosi ovidiane e coordinato da Elena Francesca Ghedini.

Il prof. Giuseppe Zanetto, è laureato nel in Letteratura greca presso l’Università degli Studi di Milano, dal 1981 al 1992 è stato ricercatore di Letteratura greca presso l’Istituto di Filologia Classica della medesima Università. Dal 1992 al 2001 è stato professore associato di Letteratura greca, sempre presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Milano. I suoi principali argomenti di ricerca sono l'epica arcaica, il teatro attico, l'epigramma, la prosa imperiale nel cui ambito ha curato molte edizioni critiche e traduzioni di testi.

18/04/2018

L’Associazione degli ex-alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema ha invitato il professor Cesare Alpini a tenere una Lezione per ricordare i seicento anni dalla presentazione del progetto brunelleschiano sulla Cupola di Firenze. La conferenza si terrà mercoledì 18 aprile alle ore 16,00 nella sala Cremonesi del Museo Civico di Crema e del Cremasco.
Il professor Cesare Alpini, storico cremasco dell’arte, studia prevalentemente l’arte cremasca e lombarda. È considerato il maggior esperto di Giovan Battista Lucini, ma ha dato anche contributi allo studio di Giovanni da Monte e di Gian Giacomo Barbelli. Ha collaborato a diverse mostre d’arte tenute a Crema, tra le quali Pittura sacra a Crema dal ‘400 al ‘700 (1992), L’estro e la realtà (1997), Officina veneziana (2002) e Luigi Manini (1848-1936). Architetto e scenografo, pittore e fotografo (2007). Insegna storia dell’arte presso il liceo A. Racchetti di Crema di cui è stato allievo. Tra le numerose pubblicazioni si ricordano: La Basilica di Santa Croce a Crema (Silvana 1990), Pinacoteca di Brera: dipinti dell’800 e del 900. Scuola veneta (Mondadori Electa 1990), Giovanni da Monte.Un pittore da Crema all’Europa (Bolis 1996) e Carlo Casanova. L’ultimo dei romantici con Goffredo Colombani e Chiara Coppa (Ed. d’arte Severgnini 2004). Tra i diversi saggi in volumi collettanei si ricordano:Luigi Manini (1848-1936) pubblicato da Skira nel 2007 e Pittori e scultori cremaschi dell’Ottocento pubblicato dalla Tipografia Trezzi nel 2008.

“Chi mai [...] non lodasse Pippo architetto, vedendo qui struttura sì grande, erta sopra e’ cieli, ampla da coprire con sua ombra tutti i popoli Toscani?”. Queste parole di Leon Battista Alberti dicono tutta la meraviglia e ammirazione dei contemporanei alla vista dell’enorme Cupola, la più grande in muratura – ancora oggi – mai costruita. La costruzione del Duomo o Cattedrale di Santa Maria del Fiore era stata iniziata nel 1296 da Arnolfo di Cambio, proseguita con vari ampliamenti nel corso del ‘300 a opera dei diversi architetti tra cui anche Giotto. A fine secolo era rimasto il problema della zona absidale da coprire. Nel 1418 fu indetto un concorso pubblico a cui parteciparono i maggiori ingegni dell’epoca tra cui Filippo Brunelleschi, nato a Firenze nel 1377, considerato il primo ingegnere e progettista dell’era moderna. Dopo un apprendistato come orafo e una carriera come scultore si era dedicato principalmente all’architettura costruendo a Firenze edifici laici e religiosi. Il concorso venne vinto dal progetto del Brunelleschi, che prevedeva due cupole concentriche tenute assieme da giganteschi archi di mattoni verticali e anelli di pietra e di legno orizzontali. Come i cerchi di una botte, questi anelli avrebbero impedito alla Cupola di cedere alle spinte laterali. Il genio di Brunelleschi aveva anche ideato macchine ingegnose per il sollevamento dei pesanti carichi dei materiali da costruzione e organizzato il cantiere in funzione delle esigenze delle maestranze sistemando cucine e servizi nell’intercapedine tra le due cupole. I lavori iniziarono nel 1420 e terminarono nel 1436. Alla sua morte, avvenuta dieci anni dopo nel 1446, Brunelleschi non lasciò né appunti né disegni esplicativi per cui ancora oggi gli esperti si interrogano sui metodi su cui aveva basato la sua arditissima soluzione.

 

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