Notizie riguardo alla vita dell'Associazione e altre segnalazioni.
Nella mattinata di sabato 20 maggio 2023, la nostra Associazione ha organizzato una visita alla mostra "Pictura Tacitum Poema. Miti e paesaggi dipinti nelle domus di Cremona". La mostra si svolgeva presso il Museo del Violino, in via Guglielmo Marconi 5, a Cremona. Le curatrici sono state Nicoletta Cecchini, Elena Mariani e Marina Volonté. L'iniziativa era aperta anche ai familiari degli Associati. La visita è stata guidata dalla curatrice Marina Volonté.
Il titolo della mostra va collegato alla celebre frase attribuita a Cicerone «si poema loquens pictura est, pictura tacitum poema esse debet» (se la poesia è una pittura parlante, la pittura dev’essere una poesia silenziosa). Nel 69 d.C., l’ “Anno dei 4 Imperatori”, la terribile “Battaglia di Cremona” lasciò sulle rovine della città, «una catasta di corpi che sfiora in altezza i frontoni del tetto», come annotò Plutarco. Questa battaglia distrusse gran parte degli edifici cittadini.
I migliaia di frammenti di intonaco dipinto, venuti alla luce nello scavo della Domus del Ninfeo di piazza Marconi a Cremona a partire dal 2002, oltre a costituire un’importantissima testimonianza dell’evoluzione della pittura romana in Cisalpina dagli inizi del I secolo a.C. al 69 d.C., raccontano anche le tante storie della casa e dei suoi proprietari.
Esempio straordinario ne è la “Stanza di Arianna”, un cubiculum (camera per dormire) sulle cui pareti erano raffigurati diversi momenti del mito cretese: prima abbandonata da Teseo dopo l’impresa dell’uccisione del Minotauro, in seguito scoperta da Dioniso addormentata sulla spiaggia dell’isola di Nasso, Arianna appare infine sposa trionfante del dio stesso.
Da un altro scavo, in via Colletta, sempre a Cremona, provengono le decorazioni della Domus dei Candelabri dorati, anch’esse testimoni di quanto fosse diffusa nelle dimore cremonesi la raffinata cultura artistica derivata dall’ellenismo.
Sono frammenti che, dopo lunghi anni di studi, analisi e restauri, ci vengono restituiti nel loro significato e nella loro bellezza anche grazie ai confronti con alcuni affreschi, presenti in mostra, provenienti da Pompei, Roma, Ostia e Verona, e con scenografiche ricostruzioni multimediali.
A seguire, si è svolta una visita al Museo Archeologico di Cremona, sito nella ex chiesa di San Lorenzo (in via San Lorenzo 4, a Cremona), sempre accompagnati da una guida qualificata.
Anche quest'anno il Liceo “Alessandro Racchetti” di Crema ha partecipato, con gli altri Licei Classici italiani, alla Notte Nazionale del Liceo Classico. Venerdì 5 maggio 2023, dalle ore 18 alle ore 24, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Racchetti - da Vinci” di Crema, si è svolta la IX edizione di questa importante manifestazione, della quale sono stati ancora una volta protagonisti gli studenti del Liceo Classico cittadino, con il supporto del corpo docente e del Dirigente scolastico, il prof. Claudio Venturelli.
L’iniziativa è stata ideata una decina di anni fa dal prof. Rocco Schembra, docente di Greco e Latino del Liceo Classico che oggi fa parte dell'Istituto di Istruzione Superiore “Gulli e Pennisi” di Acireale (Catania). Come gli altri anni, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha dato il proprio supporto a questa iniziativa, rendendola un appuntamento nazionale con il proprio patrocinio. Oggi la Notte Nazionale del Liceo Classico è diventata in tutta Italia una grande occasione di incontro e di condivisione tra gli alunni, i docenti e i dirigenti scolastici, le famiglie, gli educatori e anche, più in generale, le varie cittadinanze dei territori coinvolti. Tutti hanno l'opportunità di partecipare a un vero e proprio inno festoso alla cultura classica e umanistica, con il coinvolgimento delle autorità locali e con la presentazione di molte rappresentazioni e performance da parte degli allievi di questo indirizzo di studi. Si tratta infatti di un evento aperto al pubblico e al quale ogni anno possono partecipare tutti gli interessati. Sempre di più aderiscono alla manifestazione anche Licei di altre realtà estere, in collegamento con quelli italiani.
Quest’anno, in concomitanza con questa edizione dell’iniziativa, il Liceo Classico di Crema ha celebrato due eventi importanti. Il primo è stato il sessantesimo anniversario della costituzione del Liceo, con il completamento del corso di studi classici a Crema. Infatti, a partire dall’anno scolastico 1962/1963, il già esistente biennio del Ginnasio è stato completato con il triennio liceale successivo, consentendo così il conseguimento del diploma di maturità presso questa scuola cittadina. Il secondo è stato il gemellaggio con il Liceo Classico “Pietro Verri” di Lodi. Questa operazione di gemellaggio ha riguardato l’Istituto di Istruzione Superiore “Racchetti - da Vinci” di Crema e l’Istituto di Istruzione Superiore “Gandini - Verri” di Lodi, rappresentato in questa occasione dalla Dirigente scolastica prof. Giuseppina Moroni.
Per maggiori informazioni sulle rappresentazioni e sugli eventi di questa Notte Nazionale del Liceo Classico, sulle celebrazioni e sugli interventi riguardanti il sessantesimo anniversario del Liceo, sul gemellaggio con l’Istituto di Lodi e, più in generale, sul ricco programma di questa edizione, si rinvia alla documentazione qui allegata, agli articoli comparsi in proposito sulla stampa locale e qui acclusi, oltre che alla galleria delle immagini inserite a corredo di quanto pubblicato in tale sede.
Sabato 15 aprile 2023 si è svolta, presso la sala Cremonesi del Museo Civico di Crema e del Cremasco, la conferenza sul tema "Alessandro Manzoni, l'italiano: letteratura, lingua, politica". Relatore è stato il prof. Pierantonio Frare, dell'Università Cattolica di Milano. L'incontro ha fatto parte del ciclo di eventi "Il Sabato del Museo" 2022-23 e ha inteso commemorare Alessandro Manzoni nel centocinquantesimo anniversario della sua scomparsa.
Il Manzoni letterato è noto a tutti, almeno nelle sue linee essenziali; lo sono meno, forse, altre facce della sua personalità poliedrica. In essa coesistono l'appassionato botanico; il Manzoni ugualmente e diversamente innamorato della prima e della seconda moglie; il Manzoni affettuoso e sollecito e angosciato padre di famiglia, nonchè nonno orgoglioso e attento; il Manzoni amicale, confidenziale, spigliato e rilassato; infine, il Manzoni che potremmo definire, se la parola non si prestasse a facili strumentalizzazioni in chiave attualizzante, 'patriota', attivo partecipante alla politica italiana ed europea.
Questa passione per l'Italia è ciò che l'incontro vorrebbe mettere in luce, facendo vedere come gran parte delle opere manzoniane (la Morale Cattolica, le odi civili, le tragedie, anche i Promessi Sposi) e la stessa ininterrotta e lunghissima ricerca linguistica ruotino intorno ad essa. In qualche caso, come in Marzo 1821, questa passione politica finisce addirittura per confliggere con la fede cristiana.
Pierantonio Frare è professore ordinario di Letteratura italiana presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza.
È Coordinatore del Corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria, presso la sede di Milano (dal 2015).
È Direttore del Dipartimento di Italianistica e comparatistica.
Altri incarichi:
Socio corrispondente dell’Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere.
Accademico della Classe di Lettere dell’Accademia Ambrosiana.
Direttore di “Testo - Studi di teoria e di storia della letteratura e della critica”, rivista di classe A Anvur.
Cofondatore e condirettore della “Rivista di studi manzoniani”, rivista di classe A Anvur.
Insegnamenti attuali in Università: Letteratura della modernità (sede di Piacenza), Letteratura italiana (sede di Milano).
Ha insegnato per un trimestre alla Queen’s University di Belfast, Gran Bretagna (a. a. 1987-88).
Ha tenuto lezioni e seminari presso le seguenti Università:
a) di Ankara e di Smirne (Turchia, novembre 1995);
b) di Seoul, Pusan e Taegu-Hyosung (Corea del Sud, aprile-maggio 1997 e aprile 1999);
c) al Christ Church College, Oxford University (27 ottobre 1998);
d) al Department of Italian Studies, University of Reading (Gran Bretagna, 29 ottobre 1998);
e) di Santiago di Compostela (Spagna, 3 e 4 aprile 2001 e 10 aprile 2011);
f) di Aarhus (Danimarca, 3-7 ottobre 2004);
g) di Chambéry (20 novembre 2009).
Per maggiori informazioni su Pierantonio Frare (curriculum, pubblicazioni e altro), si veda anche quanto indicato in questo sito web a proposito del precedente incontro con il prof. Frare, in data 25 gennaio 2020, sul tema "Un rivoluzionario tranquillo: Alessandro Manzoni".
Sabato 11 marzo 2023 si è svolta, presso la sala Cremonesi del Museo Civico di Crema e del Cremasco, la conferenza sul tema "Crema e la sua autonomia provinciale. Come i Cremaschi hanno perso il rango di Provincia e come non sono più riusciti a riottenerlo". Relatore è stato il dott. Pietro Martini. L'incontro ha fatto parte del ciclo di eventi "Il Sabato del Museo" 2022-23 ed è stato realizzato in collaborazione con la Società Storica Cremasca.
Sono stati presi in considerazione i seguenti passaggi storici riguardanti i nostri assetti territoriali amministrativi.
Dalla Provincia cremasca di Terraferma veneta ai nuovi criteri territoriali del periodo napoleonico.
La breve realtà provinciale con Lodi nel Dipartimento dell'Adda e poi l'assegnazione al Dipartimento dell'Alto Po, con capouogo Cremona.
Nel successivo periodo del Lombardo-Veneto austriaco, il riassetto istituzionale con la Provincia Lodi-Crema.
Con il riordino amministrativo italiano del 1859 (legge Rattazzi) e del 1865 (legge Lanza), la perdita definitiva dell'autonomia provinciale e l'inserimento nella Provincia fi Cremona (Circondario di Crema).
Il tentativo di riottenere l'autonomia svolto nel 1861.
Nell'ultimo secolo, due esempi di tentativi non riusciti di ritornare a essere Provincia.
Pietro Martini è nato nel 1953 a Crema, dove risiede. È l'attuale presidente dell'Associazione degli ex Alunni del Liceo Ginnasio "Alessandro Racchetti" di Crema. Si è diplomato presso questo Liceo e si è laureato in giurisprudenza all'Università Cattolica di Milano. È stato per oltre un trentennio dirigente industriale e direttore di funzione in una società multinazionale. Dopo il ritiro dalla vita professionale, si è dedicato alla ricerca storica, soprattutto per quanto riguarda il periodo risorgimentale italiano e la storia di Crema e del suo territorio. È membro di varie realtà associative a Crema, Lodi e Milano, alle quali collabora stabilmente con articoli, conferenze e iniziative culturali.