Notizie riguardo alla vita dell'Associazione e altre segnalazioni.
Nell’ambito della rassegna Il sabato del Museo 2019/2020, l’Associazione degli ex alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema è lieta di invitarvi alla conferenza Enrico Martini (1818-1869) che si terrà sabato 23 novembre 2019 alle ore 16,30 nella sala Cremonesi del Museo Civico di Crema e del Cremasco.
Nel centocinquantesimo anniversario della morte, una presentazione dei principali elementi biografici e dell’opera politica e diplomatica di Enrico Martini, personaggio del nostro Risorgimento e del primo periodo postunitario italiano.
Nato a San Bernardino il 18 aprile 1818, Enrico Martini esce dall’accademia marittima di Venezia nel 1837 come ufficiale Guardiamarina. Frequenta a Milano i circoli dell’aristocrazia locale e viaggia in molti paesi d’Europa. A Parigi diviene amico di Thiers, Guizot, Lamartine, Gioberti e Mamiani. Dal 1847 frequenta gli ambienti patriottici monarchici milanesi. Nel febbraio 1848 è a Parigi durante la rivoluzione repubblicana. Poi va a Torino, da Carlo Alberto, con cui instaura un rapporto improntato a reciproca fiducia e considerazione. Iniziata l’insurrezione di Milano, il 21 marzo porta alla Municipalità il messaggio del Re e la sua disponibilità a entrare in guerra. Ottiene la costituzione del Governo Provvisorio nonostante l’opposizione di Cattaneo e torna a Torino per definire le modalità dell’intervento piemontese. Inviato del Governo Provvisorio presso Carlo Alberto, diviene il maggior propugnatore della fusione tra Piemonte, Lombardia, Veneto e Ducati, che si realizza anche grazie al suo impegno diplomatico. Ammesso da Carlo Alberto alla cittadinanza piemontese, viene nominato Ambasciatore, Capitano di Fregata e Commendatore dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. Nel 1849 è inviato da Gioberti in missione a Gaeta presso Pio IX. Alle elezioni del 1849 per la IV legislatura viene eletto nel collegio di Genova. Non estraneo all’estromissione politica di d’Azeglio, diviene intimo di Cavour e con Castelli e Buffa facilita l’operazione del connubio politico con Rattazzi. Nel 1853 è colpito dal provvedimento di confisca di tutto il suo patrimonio da parte dell’Austria. Chiede e ottiene allora il rimpatrio dal Piemonte a Crema, accettando la sudditanza all’Austria. Dopo l’annessione della Lombardia, nel 1860 viene eletto per la VII legislatura nel collegio di Crema. Viene poi rieletto, nello stesso collegio, sia nel 1865, per la IX legislatura, sia nel 1867, per la X legislatura. Muore a San Bernardino il 24 aprile 1869.
Prima della conferenza, alle ore 15,30, gli iscritti all’Associazione degli ex alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema potranno effettuare una visita guidata gratuita alla mostra Il Manierismo a Crema. Un ciclo di affreschi di Aurelio Buso restituito alla città accompagnati dai curatori.
Curriculum
Pietro Martini è nato nel 1953 a Crema, dove risiede. Dopo la maturità classica al liceo Racchetti di Crema si è laureato in giurisprudenza all’Università Cattolica di Milano. Ha svolto dal 1983 al 2013 l’attività di dirigente industriale. Dopo il ritiro dalla vita professionale ha iniziato a svolgere attività di ricerca storica, in particolare sul Risorgimento italiano e sulla storia locale cremasca. Ha pubblicato un libro sul Governo Provvisorio di Lombardia del 1848 e sta preparando altri contributi di carattere storico. Ha svolto incarichi in numerose realtà associative culturali, di servizio e sportive a Crema, Lodi e Milano. È stato per due mandati presidente del l’Associazione degli ex alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema.
Dopo la pausa estiva, tornano gli appuntamenti organizzati dall’Associazione degli ex alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema. Il primo incontro si terrà sabato 19 ottobre 2019 alle ore 11,00 nella Aula Magna della Sezione Liceo Linguistico dell’Istituto d’Istruzione Superiore Racchetti - da Vinci (viale Santa Maria della Croce, 10/b - 26013 Crema). Relatore sarà Cornelia Cogrossi storica del diritto e docente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. La professoressa è stata prima allieva del liceo Classico A. Racchetti di Crema e in seguito, nei primi anni dopo la laurea, anche docente.
La conferenza sarà dedicata alle prime costituzioni:
- Il Bill of Rights del 1689. Le sue origini storico-politiche nel sistema di Common Law. Le influenze filosofico-giuridiche. La Costituzione Inglese e il sistema di Westminster: breve panoramica.
- La Costituzione Americana del 1787 e la Dichiarazione di Indipendenza del 1776. Le radici filosofico-giuridiche: dai Giusnaturalisti agli Illuministi. L’evoluzione fino alla Costituzione odierna.
- La Costituzione Francese del 1791 e le vicende riformatrici fino al 1799. Le sue origini filosofico-giuridiche. Note sulla Costituzione del 1958 e le successive modifiche costituzionali.
- I legami giuridico-filosofici fra le prime tre Costituzioni.
- La Costituzione Italiana del 1947 e la sua entrata in vigore. Le basi ideologico-politiche che delineano la Repubblica Italiana: punti cardine.
Curriculum
Cornelia Cogrossi.
Docente di Storia del Diritto Medievale e Moderno e di Storia del Common Law nella Facoltà di Giurisprudenza della Università Cattolica di Milano, è membro della Société d'Histoire du Droit di Parigi, della Società Italiana di Storia del Diritto, della Società Filosofica Italiana, della Società Italiana di Storia Moderna.
Pubblicazioni: Storia Romana, Diritto Romano, Storia del Diritto Medievale e Moderno.
Ha conseguito una Laurea in Lettere (indirizzo Classico) presso l’Università Cattolica di Milano, una Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano, una Licenciadura in “Diritto Spagnolo” presso la Universidad de Còrdoba, un Diploma in “History of Common Law” presso la Cambridge University, un Master in “Diritto Spagnolo” presso la Universidad de Madrid.
Avvocato e Mediatore Civile Professionista.
Nel 2019 ricorrono i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci (Anchiano, presso Vinci, 15 aprile 1452 - Amboise, castello di Clos-Lucé, 2 maggio 1519). L’Associazione degli ex-alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema organizza una gita a Milano per una visita ai luoghi di Leonardo sabato 8 giugno 2019.
Ore 8,00 partenza in autobus dal piazzale Croce Rossa (Crema, via del Macello)
Ore 9,15 circa, arrivo al Castello Sforzesco e visita della Sala delle Asse di Leonardo, riaperta al pubblico dopo il restauro. Grazie a una tribuna si potrà ammirare da vicino il monocromo e le tracce dei disegni preparatori di paesaggi, tronchi, rami e foglie emersi dopo la rimozione dello strato di scialbo dalle pareti. È prevista anche la visita delle due sale contigue: la Sala dei Ducali e la Sala delle Armi con un percorso multimediale che conduce i visitatori alla scoperta virtuale dei luoghi di Leonardo a Milano. Dato che non è permessa la sosta per più di otto minuti in ciascuna sala, si prevede di lasciare il Castello dopo circa un'oretta. Si risale in pullman per andare alla Casa degli Atellani in Corso Magenta, 65.
Ore 11,00 circa, arrivo alla Casa degli Atellani. La visita guidata alla storica dimora quattrocentesca comprende alcune sale affrescate nei primi decenni del ‘500, il suggestivo cortile e il lussureggiante giardino, che non ci si aspetterebbe di vedere in un palazzo di città. Proprio qui Leonardo ebbe in dono da Ludovico il Moro nel 1498 sedici pertiche di viti di Malvasia di Candia Aromatica, la famosa Vigna, che è stata recentemente reimpiantata e ha prodotto un buon raccolto lo scorso anno.
Dalla Firenze di Lorenzo il Magnifico, Leonardo da Vinci arriva a Milano alla corte di Ludovico nel 1482. Entrambi hanno 30 anni. Nel 1495 riceve l'incarico di dipingere un l'Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. Possiamo immaginarlo al tramonto, terminato il lavoro, attraversare il Borgo delle Grazie e andare a controllare lo stato della sua Vigna. Per poco però, nel 1500 in aprile il re di Francia sconfigge e imprigiona il Moro, Leonardo lascia Milano dopo aver affittato la vigna al padre di Gian Giacomo Caprotti, detto il Salaì, suo allievo prediletto.
Pranzo libero nella caffetteria "La Vigna di Leonardo".
Ore 15,00 circa, visita alla chiesa di San Michele sul Dosso per vedere la Vergine delle rocce dipinta da Francesco Melzi, altro allievo di Leonardo. Si pensa che sia stata dipinta “in contemporanea” dal Melzi che copiava direttamente dall’originale del Maestro.
La chiesa, all’esterno, ha un aspetto semplice, con un finestrone a mezzaluna sopra il portone del Cinquecento e un piccolo campanile che appena si vede. Un tempo la chiesa doveva essere molto importante; antichi “storici” come Galvano Fiamma e Giovanni Pietro Puricelli la dicono fondata da Sant’Ambrogio stesso e sede dell’incoronazione di alcuni re medievali.
Ore 17,30 circa, arrivo a Crema.
Il costo totale, comprendente il viaggio, le visite al Castello Sforzesco, Casa degli Atellani, Vigna di Leonardo e Vergine delle Rocce è di 50,00 euro.
Non è compreso il pranzo.
L’Associazione degli ex alunni del Liceo Ginnasio “A. Racchetti” - Crema è lieta di invitarvi alla conferenza "L’infinito e l’infinito. Riflessioni sulla lirica leopardiana" che si terrà sabato 1° giugno 2019 alle ore 9,30 nella Aula Magna della Sezione Liceo Linguistico dell’Istituto d’Istruzione Superiore Racchetti - da Vinci (viale Santa Maria della Croce, 10/b - 26013 Crema). Relatore sarà Pierantonio Frare professore ordinario di Letteratura italiana all’Università Cattolica del Sacro Cuore sedi di Milano e Piacenza.
Quest’anno si festeggia il duecentesimo anniversario della composizione de L’infinito, la celebre poesia leopardiana, scritta tra la primavera e l’autunno del 1819. Già in questo primo idillio Leopardi mette a fuoco uno dei temi più importanti della sua poetica, vale da dire il desiderio di infinito. Esso caratterizza l’uomo in quanto tale; è però inattingibile, proprio perché trascende le possibilità di comprensione, nel senso etimologico del termine, dell’uomo: non può essere com-preso, circoscritto. La poesia, però, può arrivare ad attingerlo, grazie ad alcuni mezzi forniti dal linguaggio poetico, ancora prima che dalla riflessione filosofica. È quanto avviene non solo ne L’infinito ma anche in altri testi leopardiani. Infinito è anche il desiderio di felicità dell’uomo, anch’esso inappagabile: eppure inappagato proprio grazie alla magia della poesia leopardiana, come vedremo analizzando anche qualche altro testo, per esempio il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia.
Curriculum
Pierantonio Frare è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università Cattolica del Sacro Cuore, sedi di Milano e di Piacenza. È socio corrispondete dell’istituto Lombardo, Accademia di Scienze e lettere.
I suoi principali ambiti di indagine sono il Seicento (in particolare Emanuele Tesauro e Giovan Battista Marino) e il periodo che va da Parini a Manzoni. Ha pubblicato una monografia su Foscolo (1995) e una edizione commentata delle Ultime Lettere di Jacopo Ortis. Ha una spiccata predilezione per Manzoni, cui ha dedicato tre monografie (La scrittura dell’inquietudine, 2006; Leggere “I promessi sposi”, 2016; Manzoni, 2017) e di cui ha curato l’edizione commentata, con ampia introduzione, degli Inni Sacri e delle odi civili nell’Edizione Nazionale ed Europea delle Opere (2017).
Dirige e organizza la Scuola estiva internazionale in Studi manzoniani e il ciclo di incontri mensili Pomeriggi manzoniani. È direttore di “Testo. Studi di teoria e di storia della critica e della letteratura” e cofondatore e condirettore della “Rivista di studi manzoniani”.
Ha tenuto lezioni o cicli di lezioni in varie università italiane e straniere (Belfast; Ankara e Smirne; Seoul, Pusan e Taegu-Hyosung; Oxford e Reading; Santiago de Compostela; Aarhus).
Ha collaborato ai due manuali di Letteratura italiana per le scuole superiori: Letteratura.it, (2012) e Amor mi mosse (2019), entrambi editi da Pearson, di cui ha curato anche la parte dedicata a Leopardi.
Principali pubblicazioni:
- L’ordine e il verso. La forma canzoniere e l’istituzione metrica nei sonetti del Foscolo, Edizioni scientifiche italiane, Napoli 1995;
- Retorica e verità. Le tragedie di Emanuele Tesauro, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1998;
- “Per istraforo di perspettiva”. Il Cannocchiale Aristotelico e la poesia del Seicento, I.E.P.I., Pisa-Roma 2000;
- La scrittura dell’inquietudine. Saggio su Alessandro Manzoni, Firenze, Olschki, 2006;
- Il potere della parola. Dante, Manzoni, Primo Levi, Novara, Interlinea, 2010;
- Leggere «I promessi sposi», Bologna, Il Mulino, 2016;
- Alessandro Manzoni, Milano, “Corriere della Sera”, 2017, pp. 41-163;
- Alessandro Manzoni, Inni Sacri e Odi civili, introduzione e commento di Pierantonio Frare, Milano, Centro Nazionale Studi Manzoniani, 2017;
- Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis, introduzione di Domenico Starnone, a cura di Pierantonio Frare, Feltrinelli, Milano aprile 19941; gennaio 19962; febbraio 19973; febbraio 19984; aprile 20005; settembre 20047;
- Emanuele Tesauro, Ermegildo, a cura di Pierantonio Frare e Michele Gazich. Introduzione di Pierantonio Frare, note di Pierantonio Frare e Michele Gazich, Vecchiarelli, Roma 2002;
- «Questo matrimonio non s’ha da fare…». Lettura de «I promessi sposi», coordinamento di Paola Fandella, Giuseppe Langella, Pierantonio Frare, Milano, Vita e pensiero, 2005;
- Giuseppe Gorini Corio, Le cerimonie. Commedia, Presentazione di Giovanna Zanlonghi, Edizione critica e commento a cura di Pierantonio Frare, Venezia, Lineadacqua edizioni, 2014 (http://www.usc.es/goldoni/biblio-lecerimonie.html)
- Manzoni negli scrittori del secondo Novecento, «Testo», XXXVIII, 74, luglio-dicembre 2017, numero monografico a cura di Pierantonio Frare, Ottavio Ghidini, Daniela Iuppa, Fabio Pierangeli;
- Manzoni negli scrittori del secondo Novecento, «Studium», CXIII, 6, novembre-dicembre 2017, numero monografico a cura di Pierantonio Frare, Ottavio Ghidini, Daniela Iuppa, Fabio Pierangeli;
- Dizionario biblico della letteratura italiana, diretto da Marco Ballarini, a cura di Pierantonio Frare, Giuseppe Frasso, Giuseppe Langella, Milano, IPL, 2018.